Primo posto del Liceo alla rassegna Tindari Teatro-Giovani



Il Liceo Sciascia-Fermi di Sant’Agata Militello vince la rassegna Tindari Teatro-Giovani “Rosario Parasiliti” 2018.


Il musical Notre Dame, rappresentato dagli alunni del Liceo Sciascia Fermi di Sant’Agata Militello diretto dalla Dirigente Scolastico Maria Larissa Bollaci all’interno della rassegna Tindari Teatro Giovani, ha vinto il primo premio a pari merito con il liceo Scientifico “Fardella” e Liceo Classico “Ximenes” di Trapani; un riconoscimento speciale è andato all’alunna Melissa Dottore della IV A scientifico E.Fermi di Sant’Agata Militello come migliore attrice non protagonista. Lo spettacolo, tratto dal musical omonimo di Riccardo Cocciante, è stato ridotto e riadattato dalla prof.ssa Maria Damiano che da molti anni si occupa con grande dedizione e in modo impeccabile del laboratorio teatrale del Liceo Sciascia Fermi, nell’ambito delle attività di alternanza scuola- lavoro, coadiuvata dalle colleghe Sarina Amata, Mariella Giuffrè e Adele Tomasi Scianò. Ha curato la regia, in maniera egregia, l’attrice-cantante Irene Restifo Pecorella, le coreografie sono state preparate con grande cura e professionalità dalla maestra di ballo Daniela Alberto. Questo musical rapisce sin dalle prime note “e sale su verso le stelle” in un vortice di emozioni come esordisce con la sua voce calda e avvolgente Gringoire, il poeta (Angelo Elmo). Poi la scena si apre con la voce sicura e modulata del narratore (Salvatore Sottile) che ci accompagna all’interno delle vicende che gravitano attorno alla cattedrale di Notre Dame. Questo è uno spettacolo che cattura l’anima e canta l’amore per Esmeralda (Martina Sanfilippo) voce limpida e bellissima, e che scava dentro al cuore di chi ama. La parte di Febo (bello come il sole) è affidata a Giuseppe Elmo ottimo interprete, combattuto tra l’amore per Esmeralda e Fiordaliso (splendida voce di Melissa Dottore). L’equilibrio fra parti ballate recitate e cantate produce un’armonia artistica davvero unica, considerato che i ragazzi non sono professionisti e si sono impegnati con grande spirito di sacrificio fra attività scolastiche ed altro. L’amore per l’arte che accomuna questi ragazzi e l’affiatamento del gruppo si percepiscono in ogni momento. Non sono da meno la bravura di Frollo, ottima presenza scenica di Moreno Noto, temibile e cattivo arcidiacono, e Quasimodo, sfortunato campanaro deforme e gobbo, interpretato magistralmente da Sergio di Lapi. Un plauso va a tutto il cast di zingare, clandestini, soldati per un gruppo composto da circa quaranta fra attori e ballerini.
Non importa se sei Quasimodo, deforme e isolato da tutti, se sei il prete Frollo, sordo all’umanità, o se sei Febo, capitano dei soldati ad un passo dall’altare: tutti sono accomunati dall’amore per Esmeralda affascinante gitana: il brano “Bella” sintetizza questo amore infelice. Suggestiva, infine, la preghiera pagana Ave Maria cantata da Esmeralda. Straordinario il corpo di ballo: i clandestini della Corte dei miracoli sono i diversi di ieri tanto simili a quelli di oggi, che vengono additati come portatori di male, chiedono asilo ma le porte restano chiuse. Numerosi quindi i cenni all’attualità: il disprezzo verso gli immigrati, gli omicidi di donne”colpevoli” di non corrispondere l’amore del proprio assassino, l’arroganza del potere. Tutto ciò rende eterno il messaggio all’interno dello spettacolo che sarà rappresentato al teatro Vittorio Emanuele di Messina giorno 30 Maggio dalle ore 15 nel corso della Cerimonia di premiazione.

 

Fonte: L’INFORMATORE NEWS 24ORE

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