Bully Free School – Bullismo e cyberbullismo


no bullying

ANNO SCOLASTICO 2020/2021

 

Referente bullismo e cyberbullismo
Nominativo Ruolo
Giuseppina Leone Docente di Lettere
Quadro riassuntivo delle attività
Data Luogo Attività Ente organizzatore
18.12.2020 Online Videoconferenza “Bullismo e cyberbullismo” U.Di.Con. Messina e Comume di Sant’Agata di Militello

Circolari di riferimento

Circolare n. 86 – Conferenza Bullismo e Cyberbullismo – U.Di.Con.



WEB – We Estrange Bullying

Il progetto dell’Istituto contro il cyberbullismo


Bullismo e cyberbullismo

Il cyberbullismo è la manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest’ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo è quello di provocare danni ad un coetaneo incapace a difendersi.

Differenze tra bullismo e cyberbullismo

Differenze tra bullismo e cyberbullismo

Bullismo Cyberbullismo
Sono coinvolti solo gli studenti della classe e/o dell’Istituto; Possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di tutto il mondo;
generalmente solo chi ha un carattere forte, capace di imporre il proprio potere, puo diventare un bullo; chiunque, anche chi e vittima nella vita reale, puo diventare cyberbullo;
i bulli sono studenti, compagni di classe o di Istituto, conosciuti dalla vittima; i cyberbulli possono essere anonimi e sollecitare la partecipazione di altri “amici” anonimi, in modo che la persona non sappia con chi sta interagendo;
le azioni di bullismo vengono raccontate ad altri studenti della scuola in cui sono avvenute, sono circoscritte ad un determinato ambiente; il materiale utilizzato per azioni di cyberbullismo puo essere diffuso in tutto il mondo;
le azioni di bullismo avvengono durante l’orario scolastico o nel tragitto casa-scuola, scuola-casa; le comunicazioni aggressive possono avvenire 24 ore su 24;
le dinamiche scolastiche o del gruppo classe limitano le azioni aggressive; i cyberbulli hanno ampia liberta nel poter fare online cio che non potrebbero fare nella vita reale;
bisogno del bullo di dominare nelle relazioni interpersonali attraverso il contatto diretto con la vittima; percezione di invisibilità da parte del cyberbullo attraverso azioni che si celano dietro la tecnologia;
reazioni evidenti da parte della vittima e visibili nell’atto dell’azione di bullismo; assenza di reazioni visibili da parte della vittima che non consentono al cyberbullo di vedere gli effetti delle proprie azioni;
tendenza a sottrarsi da responsabilità portando su un piano scherzoso le azioni di violenza. sdoppiamento della personalità: le conseguenze delle proprie azioni vengono attribuite al “profilo utente” creato.

Fonte: MIUR


“Le parole fanno più male delle botte. Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno.”

Queste parole – che ormai sono diventate uno slogan di molte iniziative per il contrasto del bullismo, sono state lasciate scritte su un messaggio da una ragazza vittima di cyberbullismo, Carolina Picchio, proprio prima di togliersi la vita. Carolina, purtroppo, è solo una delle tante giovani vittime del bullismo.

Indagine conoscitiva - Bullismo e cyberbullismo

Fonte: Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza

Normativa di riferimentoSegnalare casi di bullismo e cyberbullismoLink e siti utiliApprofondimentiNetiquetteFilmVideoclip

– Casella di posta del MIUR bullismo@istruzione.it
YouPol per AndroidYouPol per IOS – App della Polizia di Stato, già in funzione da febbraio 2018, che permette di trasmettere in tempo reale agli operatori di Polizia immagini e messaggi, automaticamente georeferenziati, relativi a episodi di bullismo, violenze familiari e spaccio di sostanze stupefacenti.
MyTutela per AndroidMyTutela per IOS – App che aiuta le vittime di abusi, violenza o di qualsiasi reato commesso tramite smartphone a raccogliere ed archiviare in modo legale chat whatsapp, screenshot, file audio, immagini e video.
– Safer Internet Center – Helpline attiva 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno- Numero Verde 1.96.96
La chat di Telefono Azzurro
Modello per la segnalazione reclamo in materia di cyberbullismo al GPDP (Garante per la Protezione dei Dati Personali)

Etica e norme di buon uso dei servizi di rete

Etica e norme di buon uso dei servizi di rete

Fra gli utenti dei servizi telematici di rete, prima fra tutte la rete Internet,  si sono sviluppati nel corso del tempo una serie di “tradizioni” e di “principi di buon comportamento” (galateo) che vanno collettivamente sotto il nome di “netiquette“. Tenendo ben a mente che l’entità che fornisce l’accesso ai servizi di rete (provider, istituzione pubblica, datore di lavoro, etc.) puo’ regolamentare in modo ancora piu’ preciso i doveri dei propri utente, riportiamo in questo documento un breve sunto dei principi fondamentali della “netiquette“, a cui tutti sono tenuti ad adeguarsi.

  • Quando si arriva in un nuovo newsgroup o in una nuova lista di distribuzione via posta elettronica, e’ bene leggere i messaggi che vi circolano per almeno due settimane prima di inviare propri messaggi in giro per il mondo: in tale modo ci si rende conto dell’argomento e del metodo con cui lo si tratta in tale comunità.
  • Se si manda un messaggio, e’ bene che esso sia sintetico e descriva in modo chiaro e diretto il problema. Specificare sempre, in modo breve e significativo, l’oggetto (campo “Subject”) del testo incluso nella mail. Se si utilizza un “signature file”, mantenerlo breve e significativo.
  • Non divagare rispetto all’argomento del newsgroup o della lista di distribuzione via posta elettronica.
  • Evitare, quanto più possibile, broadcast del proprio messaggio verso molte mailing list (o newsgroups). Nella stragrande maggioranza dei casi esiste una ed una sola mailing list che costituisce il destinatario corretto, e che include tutti e soli gli utenti che sono effettivamente interessati.
  • Se si risponde ad un messaggio, evidenziare i passaggi rilevanti del messaggio originario, allo scopo di facilitare la comprensione da parte di coloro che non lo hanno letto, ma non riportare mai sistematicamente l’intero messaggio originale, se non quando sia necessario.
  • Non condurre “guerre di opinione” sulla rete a colpi di messaggi e contromessaggi: se ci sono diatribe personali, e’ meglio risolverle via posta elettronica in corrispondenza privata tra gli interessati.
  • Non pubblicare mai, senza l’esplicito permesso dell’autore, il contenuto di messaggi di posta elettronica.
  • Non pubblicare messaggi stupidi o che semplicemente prendono le parti dell’uno o dell’altro fra i contendenti in una discussione. Leggere sempre le FAQ (Frequently Asked Questions) relative all’argomento trattato prima di inviare nuove domande.
  • Non inviare tramite posta elettronica messaggi pubblicitari o comunicazioni che non siano state sollecitate in modo esplicito.
  • Non essere intolleranti con chi commette errori sintattici o grammaticali. Chi scrive, e’ comunque tenuto a migliorare il proprio linguaggio in modo da risultare comprensibile alla collettività.

Alle regole precedenti, vanno aggiunti altri criteri che derivano direttamente dal buon senso:

  •  La rete e’ utilizzata come strumento di lavoro da molti degli utenti. Nessuno di costoro ha tempo per leggere messaggi inutili o frivoli o di carattere personale, e dunque non di interesse generale.
  • Qualunque attività’ che appesantisca il traffico o i servizi sulla rete, quali per esempio il trasferimento di archivi voluminosi o l’invio di messaggi di posta elettronica contenenti grossi allegati ad un gran numero di destinatari, deteriora il rendimento complessivo della rete. Si raccomanda pertanto di effettuare queste operazioni in modo da ridurre il più’ possibile l’impatto sulla rete. In particolare si raccomanda di: effettuare i trasferimenti di archivi in orari diversi da quelli di massima operatività’ (per esempio di notte), tenendo presenti le eventuali differenze di fuso orario; non inviare per posta elettronica grosse moli di dati; indicare (ove possibile) la locazione (URL) dei dati nel messaggio, rendendoli disponibili per il prelievo o la consultazione sulla rete.
  • Vi sono sulla rete una serie di siti server (file server) che contengono, in copia aggiornata, documentazione, software ed altri oggetti disponibili sulla rete. Informatevi preventivamente su quale sia il nodo server più accessibile per voi. Se un file e’ disponibile su di esso o localmente, non vi e’ alcuna ragione per prenderlo dalla rete, impegnando inutilmente la linea e impiegando un tempo sicuramente maggiore per il trasferimento.
  • Il software reperibile sulla rete può’ essere coperto da brevetti e/o vincoli di utilizzo di varia natura. Leggere sempre attentamente la documentazione di accompagnamento prima di utilizzarlo, modificarlo o re-distribuirlo in qualunque modo e sotto qualunque forma.

Comportamenti palesemente scorretti da parte di un utente, quali:

  • violare la sicurezza di archivi e computers della rete;
  • violare la privacy di altri utenti della rete, leggendo o intercettando la posta elettronica loro destinata;
  • compromettere il funzionamento della rete e degli apparecchi che la costituiscono con programmi (virus, trojan horses, ecc.) costruiti appositamente;

costituiscono dei veri e propri crimini elettronici e come tali sono punibili dalla legge.

Fonte: Registro.it

Altri punti
Altri punti si possono ricavare dal semplice buonsenso che, al di là dalle norme scritte, dovrebbe guidare gli utenti a rispettare gli altri.

  • Non essere intolleranti con chi dovesse commettere errori in una lingua straniera: se le circostanze lo consentono si possono far notare gli errori, non con toni di rimprovero ma con educazione, allo scopo di aiutare nell’apprendimento della lingua. Ovviamente se un utente ha urgentemente bisogno di conoscere determinate informazioni, commentare i suoi errori, anche se con l’intenzione di aiutare, potrebbe risultare un atteggiamento fuori luogo.
  • Se si ha necessità di intervenire in un forum (o altro luogo virtuale di discussione), scrivere nella lingua utilizzata dagli altri membri della discussione. Se non la si conosce bisogna usarne un’altra conosciuta da tutti, o almeno dalla maggior parte dei partecipanti; al contrario, se ci si trova nella necessità di dover scrivere con uno o pochissimi utenti in una lingua sconosciuta dai più, si può pensare a una discussione privata, specie se la gravità della situazione non è tale da richiedere un sacrificio di attenzione da parte di chi non può capire, e ciò indifferentemente dalla notorietà della lingua.
  • Se si interviene in una lingua che non è quella del luogo di discussione, e quindi nella propria lingua madre o un’altra lingua conosciuta sperando che qualcuno possa offrire il suo aiuto, è bene scusarsi per il fatto di chiedere temporaneamente di cambiare lingua. Ciò per far capire che non si pretende di cambiare lingua, ma lo si sta chiedendo consapevoli dei sacrifici altrui. Invece si può leggere più spesso di persone che, cominciando a scrivere in una lingua che non è la loro, chiedono scusa per i loro errori. In entrambi i casi è segno di gentilezza, ma la differenza sta nel fatto che nel primo chiediamo a qualcuno di cambiare lingua per una lingua in cui siamo a nostro agio, mentre nel secondo, pur chiedendo un’informazione, siamo noi ad adattarci alla lingua altrui e facendo lo sforzo di cambiare lingua.
  • Rispettare le persone diverse da te per cultura, religione, ecc. Il razzismo, il sessismo, l’omofobia, ogni tipo di discriminazione sociale e l’apologia di certe ideologie politiche non sono quasi mai tollerati e possono comportare l’esclusione o il ban.
  • Non incitare o fornire informazioni su attività illegali, immorali o pericolose per chi le fa e per gli altri.
  • Non fornire informazioni errate, imprecise, incomplete, ambigue o obsolete. In caso di dubbio, verificarle prima.
  • Non postare immagini o video di carattere pornografico o cruente né link a essi. Se e solo se le norme del forum o del gruppo lo permettono, non pubblicarli direttamente ma sotto forma di link preceduto da un avviso sul tipo di contenuto presente.
  • Non svelare trame, colpi di scena o particolari importanti che riguardano contenuti in uscita (o appena distribuiti) quali film, serie tv, ecc. Evitare spoiler è questione di rispetto verso chi non ha ancora fruito del contenuto prima di un lasso di tempo adeguato. Ad esempio: per una serie TV è buona norma attendere almeno l’uscita della puntata successiva, prima di diffondere/commentare particolari della precedente.

Fonte: Wikipedia

I comandamenti dell'e-mail

La regola d’oro dell’email: non inviare ad altri ciò che troveresti tu stesso sgradevole ricevere.

Un suggerimento d’oro: Quando scrivi un’email non guardarti allo specchio ma “guarda” intensamente il tuo lettore, è un atto di altruismo che ti verrà ripagato.

  • Non usare l’e-mail per alcun proposito illegale o non etico.
  • Non diffondere né spam né messaggi appartenenti a catene di S. Antonio.
  • Includere sempre l’argomento del messaggio in modo chiaro e specifico. Quindi non inviare mai email prive del campo “oggetto”.
  • Rispondere sempre alle email, se non altro per dare la conferma al mittente di presa visione.
  • Cercare di rispondere alle email mantenendo sempre lo stesso argomento (topic) per conservare una struttura storica ordinata dei messaggi inviati e ricevuti (storico discussione (thread)), “agganciandoli” uno dopo l’altro, evitando possibilmente di spedire un nuovo messaggio per un argomento già in corso di discussione.
  • Seguire le regole di citazione per scrivere la risposta a una email.
  • Firmare sempre col proprio nome alla fine del messaggio, a meno che la Firma non sia già inclusa nell’oggetto.
  • Mantenere la privacy dei mittenti/destinatari, cancellando dal testo l’eventuale indirizzo di posta elettronica del mittente (se si inoltra una email quando il destinatario non dovesse conoscere il mittente originale) e utilizzando la casella Bcc (o Ccn) se si deve inviare a destinatari che non si conoscono tra loro.
  • Fare molta attenzione all’ortografia e alla grammatica del proprio messaggio.
  • Non insultare e non fare uso indiscriminato di parole scritte in maiuscolo (esse, infatti, corrispondono al tono di voce alto del parlato, e dunque denotano nervosismo o cattiveria).
  • Riflettere bene su come il destinatario possa reagire al proprio messaggio: valutare se può essere realmente interessato al contenuto e utilizzare eventualmente le emoticon per indicare il tono della conversazione, in particolare se scrivono battute (se è diverso da quello che potrebbe far pensare la semplice lettura del testo).
  • La dimensione del messaggio da inviare non deve essere troppo grande: in genere la sua dimensione dovrebbe rimanere al di sotto di 50-100 kB (al posto di contenuti di grandi dimensioni – immagini, documenti, … – si possono inserire nel testo del messaggio dei link a tali risorse reperibili in altro modo, per esempio via FTP o HTTP; comunque allegati indicativamente non superiori a 6 MB, in formati diffusi e aperti come .pdf o .jpeg per le immagini, già settati per la stampa, ed eventualmente compressi con programmi nativi del sistema operativo).
  • Non inviare messaggi privati da postazioni dalle quali possono essere letti da altri o se lo si fa ricordarsi di eliminare le tracce.
  • Citare il testo a cui si risponde il più brevemente possibile, ma in modo che risulti comunque chiaro in cima alla risposta.
  • Non richiedere indiscriminatamente, per qualsiasi messaggio, la ricevuta di ritorno da parte del destinatario.
  • Non allegare file di dimensioni eccessive senza aver prima contattato il destinatario.
  • Non allegare file con nomi eccessivamente lunghi o che contengono caratteri particolari come quelli di punteggiatura.
  • Non impostare indiscriminatamente, per qualsiasi messaggio, il flag di importante e/o urgente (è come gridare al lupo al lupo inutilmente): con il passare del tempo chi riceverà le tue e-mail ignorerà il flag.
  • Scrivere in modo semplice e diretto, con periodi brevi. Andare a capo spesso perché gli spazi bianchi delle interlinee aiutano la lettura. Fare una lista per punti se ci sono molte cose da dire: il testo così si leggerà facilmente anche su uno smartphone.
  • Salvare il proprio messaggio in bozza quando quest’ultimo viene scritto di getto. Rileggilo il giorno dopo: sicuramente cambierai opinione su quello che hai scritto.
  • Leggere il proprio messaggio almeno tre volte prima di inviarlo e dimostrare di avere almeno letto il messaggio del mittente approfonditamente prima di dare risposte senza pensare.

Fonte: Wikipedia

Consigli per i social network

Dal 2000 in poi si sono diffusi sempre di più i servizi di social network, che danno la possibilità di accesso a servizi informatici che reti sociali basate che in modo più o meno specifico, a seconda degli obiettivi e delle tipologie di network, creano delle strutture di socializzazione (reti e relazioni sociali) online.

Nati per comunicare e per scambiarsi opinioni e dati, i social network mettono a disposizione strumenti vecchi e nuovi che assolvono a questo scopo. In linea generale valgono tutte le indicazioni appena definite relative al comportamento in rete e nelle e-mail. Alcune peculiarità dei social network, tuttavia, possono richiedere qualche indicazione aggiuntiva:

  • Come impostazione generalmente predefinita, ciò che si scrive sul profilo o sulla bacheca di un utente rimane visibile a tutti gli amici di quell’utente (e talvolta anche ai non amici). Fare attenzione, dunque, a non confondersi con lo strumento di messaggistica privata, che quasi sempre questi strumenti offrono.
  • Non rispondere maleducatamente (o peggio generare flame) nello spazio pubblico di una persona o nel proprio.
  • Oltre a diminuire il livello della discussione generale, comporta anche un risultato spesso offensivo o poco chiaro per chi legge. Per le diatribe personali è opportuno servirsi dei messaggi privati.
  • Mantenere un comportamento rispettoso della privacy, evitando di includere negli spazi pubblici di un profilo riferimenti a terze persone che non possono intervenire a meno che questi non abbiano dato l’assenso. Non pubblicare mai foto o filmati raffiguranti persone riconoscibili non consenzienti ad apparire sul social network. Tale accorgimento vale anche per YouTube, Flickr e tutti i siti web, forum inclusi. Eventualmente, si possono adoperare tecniche di elaborazione grafica per rendere irriconoscibili eventuali facce o targhe di veicoli.
  • Non iscriversi allo stesso gruppo con più nickname e/o profili (in gergo, morphing): in molti gruppi è considerato un comportamento scorretto in quanto spesso genera il sospetto che si tenti di ingannare gli altri utenti sulla propria vera identità ed è, solitamente, punito con l’eliminazione dei nickname in eccesso. Non iscriversi con un falso nome o peggio fingendosi un’altra persona realmente esistente, in quanto reato di furto d’identità, e dunque penalmente perseguibile.
  • Applicare allo strumento posta, messaggi (o altri con denominazione simile ma identico funzionamento), le indicazioni viste per l’e-mail. Anche se possono sembrare simili a chat, queste applicazioni sono in realtà identiche alla posta privata, e quindi valgono per esse le indicazioni sull’uso delle emoticon e su tutti gli argomenti suddetti.
  • Utilizzare con parsimonia il servizio di tagging messo a disposizione di alcuni siti, evitare di effettuare un tag di una persona senza il consenso dello stesso in note, foto, video.
  • Evitare di effettuare tag pubblicitari su foto o video senza il consenso dell’interessato.
  • Evitare di pubblicare uno stesso post su tante pagine o su tanti gruppi per rimarcare le proprie idee.
  • Evitare la pubblicazione di foto o video in cui una persona appare particolarmente male o è ritratta in un momento imbarazzante; potrebbe risultare offensivo e avere ripercussioni sulla sua vita sociale, professionale e familiare.
  • Taggare sempre gli amici sulle foto o video che li ritraggono. In tal modo loro vengono a conoscenza della loro pubblicazione e possono richiederti di rimuoverle. Non pubblicare foto o video di persone non iscritte al social network senza il loro consenso.
  • Inviare richieste e inviti a eventi, gruppi, giochi, applicazioni e altro solo alle persone che ritieni realmente interessate e non a tutti gli amici o ad amici presi a caso.
  • Evitare di pubblicare in bacheca messaggi d’interesse unicamente privato (es. “vado a bere il caffè” o “vado a fare la spesa”) perché occuperebbero spazio inutile nelle bacheche degli amici.
  • Se trovi un post interessante e lo vuoi pubblicare sulla tua bacheca, condividilo in modo che si possa risalire alla fonte oppure cita la fonte stessa. Non usare il copia/incolla facendo intendere che il post sia tuo.

Fonte: Wikipedia

Dolcissime, 2019

Chiara, Letizia e Mariagrazia detta Mary sono compagne di scuola e grandi amiche. Le tre ragazze sono anche accomunate da un altro dettaglio: la dimensione oversize, che le rende oggetto di insulti da parte dei “normotaglia”, quali “balene” e “chiattone”.

Wonder, 2017

La storia del piccolo Auggie che, nato con una rara malattia, dovrà affrontare il mondo della scuola per la prima volta. Come sarà accettato da compagni e insegnanti?

Bullied to Death, 2016

Bullied to Death è un film del 2016 scritto e diretto da Giovanni Coda.
Il film, girato in Italia e recitato in lingua inglese, è stato presentato dal regista e proiettato in anteprima nazionale all’edizione 2016 del Torino GLBT Film Festival. Il film è il secondo episodio della trilogia sulla violenza di genere iniziata dal regista con il film Il rosa nudo.

Audrie & Daisy, 2016

«La mia vita è finita». Cosa può succedere di così grave, nella vita di una ragazza adolescente, per pensare una frase del genere?

A Girl Like Her, 2015

A Girl Like Her, non è un vero film, non è un vero documentario, è ciò che vine definito Mockumentary (..) una fiction in stile documentario per raccontare un fatto realmente accaduto in maniera reale. Proprio come in questo caso. Questa è la storia della liceale Jessica Burns che tenta il suicidio ingerendo farmaci dei genitori. Ma perchè? Quale disagio ha? Quali sono le conseguenze?

Cyberbully, 2015

Cyberbully è un film televisivo britannico che è stato mandato in prima visione su Channel 4 il 15 gennaio 2015. L’attrice del docu-thriller è Maisie Williams che interpreta una tipica adolescente, Casey, che vive la sua vita online e viene apparentemente accusata di cyberbullismo da un anonimo colpevole. Il film è stato scritto da Ben Chanan e David Lobatto.
Il film è interamente girato nella stanza di Casey e avviene in tempo reale.

Disconnect, 2012

Disconnect è un film del 2012 diretto da Henry Alex Rubin.
Il film è stato presentato fuori concorso durante la 69ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e tratta di diverse storie di persone che si intrecciano, legate dal filo conduttore di internet.

La rete non dimentica, 2012

La rete non dimentica è un film del 2012 diretto da John Stimpson e prodotto negli Stati Uniti. Il film è di genere thriller, la protagonista è una giovane ragazza, Dina, che finisce vittima del bullismo a scuola e che ricorrerà ad un gesto estremo perché troppo ferita. Sua madre si mette allora sulle tracce del responsabile, incapace di superare la tragedia della figlia.
Il titolo originale è Sexting in Suburbia, il titolo in italiano riprende la tematica principale ma non si tratta di una traduzione letterale.
Dina è una studentessa alle prese con il primo fidanzato importante, indecisa se concedersi a lui per la prima volta o se invece aspettare. La giovane finisce per inviargli una foto intima e resta sconvolta quando recandosi il giorno dopo a scuola, scopre che anche gli altri compagni l’hanno vista.(…)

Cyberbully, 2011

Cyberbully (traducibile in italiano come “ciberbullo”) è un film per la televisione del 2011 diretto da Charles Binamé, mandato in onda per la prima volta il 17 luglio 2011 dalla ABC Family. La ABC Family ha lavorato con la rivista Seventeen per fare il film sperando di cominciare a far riflettere sulla gravità del bullismo e cercando di cancellarlo.(…)

Bully, 2011

Più di 5 milioni di bambini hanno subito violenze dai bulli della scuole americane. Sull’autobus, tra le mura scolastiche, nei messaggi sul cellulare, l’arroganza del bullismo sfrutta tutte le vie di comunicazione a disposizione.

MIUR - Contro il bullismo e Cyberbullismi - #PARLIAMONE

Morire di cyberbullismo: la storia di Carolina Picchio

Come molte sue coetanee, prese di mira sui social network, Carolina non riesce più a sopportare quella pressione psicologica. Prima di lanciarsi nel vuoto scrive poco righe: “Le parole fanno più male delle botte. Ma a voi non fanno male? Siete così insensibili?”. Ecco la sua storia, raccontata da Pablo Trincia e Alice Martinelli. Le interviste agli amici, al padre, ai protagonisti degli insulti e le ricostruzioni filmate di Announo.

FAREXBENE - CAMPAGNA DI FARE X BENE ONLUS CONTRO BULLISMO E CYBERBULLISMO

Cyberbullismo

Questo cortometraggio è un progetto di tesi magistrale in Comunicazione Multimediale e Tecnologie dell’Informazione – Università degli studi di Udine. Nasce dalla mia passione per il video making e la grafica e animazione 3D e si sviluppa attorno al tema del cyberbullismo per via della mia volontà di riuscire a spiegare ai cyberbulli, ma anche al pubblico attivo (coloro che condividono e mettono like ai contenuti di un cyberbullo alimentando la sofferenza della vittima in maniera esponenziale), che le loro azioni li rendono dei veri e propri cyberkiller rovinando le vite altrui.

Cos'è il cyberbullismo?

Il bullismo ha luogo non solo in classe o in cortile, ma anche online! Inoltre Internet non dimentica, quindi rifletti con attenzione su cosa svelare di te o di altri!
Il Forum Prevenzione ha realizzato una serie di video che intendono spiegare in modo semplice e chiaro le diverse forme di violenza, tra cui fenomeni come il razzismo, il bullismo e il cyberbullismo.

Gaetano: storie di ordinario cyberbullismo

Il cyberbullismo è un grave problema in cui possono incorrere gli adolescenti di oggi tramite un uso non completamente consapevole dei social network cui Save the Children sta dedicando particolare attenzione. Il filmato è solo un estratto di un progetto interattivo più complesso dedicato alle scuole che prevedeva un percorso più articolato.

Essere vittima di cyberbullismo

Quando il web diventa il tuo peggior nemico.

Dodicidue - Alice Masala: una storia di cyberbullismo

#dodicidue​ è una data. Quella in cui Alice ha deciso di raccontare la sua storia di bullismo. Un docufilm forte, veloce e senza filtri.
#dodicidue​ è un docufilm e un format giornalistico teatrale che racconta la storia di Alice. 3 anni di vessazioni e di attacchi da parte dei bulli. 3 anni di silenzio. 3 anni di rabbia tenuta dentro. 3 anni di musica ascoltata ininterrottamente per restare lontana dal mondo. Poi è arrivato il dodici due duemilasedici. Un incontro casuale e la vita che cambia.

Intervento di Alice Masala alla Camera dei Deputati

Potere alla parola - Cyberbullismo

Spot Polizia Postale - Il cyberbullismo è un reato

Il cyberbullismo è un reato. I giovani rischiano tanto sulla strada quanto nel mondo virtuale, dove le minacce sono altrettanto reali. La polizia postale per proteggere chi usa Internet amplia la visuale del lavoro dei suoi poliziotti e si concentra soprattutto a sviluppare strategie di prevenzione.

Cyberbullismo - Cosa puoi fare per evitare il cyberbullismo?

I social network sono una delle cose più divertenti di internet, ma è importante utilizzarli con attenzione perché potremmo ferire gli altri. Questo video descrive alcune situazioni di cyberbullismo.
Cosa faresti se qualcuno condividesse una foto imbarazzante di qualcuno che conosci? E se ti capitasse di far arrabbiare un tuo amico perché online lo hai chiamato con una parola poco piacevole? Condivideresti qualcosa di personale che ti hanno raccontato?
Virtuale è reale e le parole hanno conseguenze.
Ricorda che il nostro modo di comportarci è fondamentale per contrastare il cyberbullismo.
Sii un buon amico, non stare in silenzio davanti al bullismo e rispetta la privacy, le tue azioni possono fare la differenza.
E ricorda, se qualcosa non ti piace o ti fa stare male, puoi sempre parlarne con un adulto..

Il cyberbullismo

Il video descrive gli atti di cyberbullismo: i discorsi d’odio (hate speech), le provocazioni degli hater e le altre aggressioni compiute attraverso i media. Spiega come difendersi e come usare la rete in modo consapevole e responsabile.

Rincoman (Cyberbullismo-Bullismo)

Simone è appena diventato una grande star del web…
Film realizzato dai ragazzi della scuola di cinema ZuccherArte di Genova sul tema del bullismo e del cyberbullismo in concorso al 47 Giffoni Film Festival.

BullisNo! - 4 spot contro il bullismo

BullisNo! campagna sociale in 4 spot per sensibilizzare le giovani generazioni sul fenomeno del bullismo.
Realizzata in collaborazione con: ACBS (Associazione contro il bullismo scolastico), Casa delle donne di Milano, Casa Pediatrica dell’Ospedale Fatebenefratelli, Centro Berne di Analisi Transazionale e numerosi sponsor tecnici.

La premiazione di Giacomo Coerezza
Il peso degli altri di Fabio Cotichelli
Fallo! di Fabio Cotichelli Il confronto di Giulia Olivieri.

Le Parole Hanno Un Peso (Stop al bullismo e cyberbullismo)

Stop al bullismo e cyberbullismo con lo sport.

Il bullismo

Il video individua i diversi comportamenti all’origine degli episodi di bullismo, ne mostra cause e conseguenze, propone alcuni gesti concreti per contrastarli.

Monologo di Paola Cortellesi contro il bullismo

Le parole hanno un peso - Monologo di Tiziano Ferro

“Le parole hanno un peso. Ma non lo ricordiamo . Ed è questo il dramma che si nasconde dietro i messaggi di bullismo.” Tiziano Ferro apre con queste parole la puntata di Che Tempo Che Fa.

Monologo di Luciana Litizzetto

Un’inedita Luciana Littizzetto, in una lettera rivolta rivolta ai ragazzi di oggi.


ANNO SCOLASTICO 2019/2020
Referente bullismo e cyberbullismo
Nominativo Ruolo
Giuseppina Leone Docente di Lettere
ANNO SCOLASTICO 2018/2019
Referenti bullismo e cyberbullismo
Referente Competenza Ruolo
Livia Maria Geraci Alunni della sede di C.da Muti Docente di Storia e Filosofia
Giuseppina Leone Alunni della sede di C.da Cannamelata Docente di Lettere

 

Quadro riassuntivo delle attività
Data Luogo Attività Ente organizzatore
13/20.02.2019 Sedi dell’Istituto Mai più un banco vuoto L’Istituto
20.12.2018 Sede di C.da Muti Bullismo, cyberbullismo, droghe, anoressia L’Istituto

Circolari di riferimento

Circolare n. 170 – “Mai più un banco vuoto”
Circolare n. 116 – Incontro su tematiche sociali