Insieme per capire: “Le parole sono importanti. Perché parlare (bene) può cambiare la vita”


Insieme per capire: “Le parole sono importanti. Perché parlare (bene) può cambiare la vita”

Quando

23/01/2024    
11:00 - 12:30

Dove

Tipologia evento

Martedì 23 gennaio si è tenuto l’incontro on line dal titolo “Le parole sono importanti. Perché parlare (bene) può cambiare la vita”, con Claudio Marazzini Professore ordinario di Storia della lingua italiana presso l’Università di Vercelli, presidente dell’Accademia della Crusca dal 2014 al 2023 e Roberta Scorranese del Corriere della Sera.


In questa conferenza Claudio Marazzini, professore ordinario di Storia della lingua italiana presso l’Università di Vercelli, presidente dell’Accademia della Crusca dal 2014 al 2023 e Roberta Scorranese, giornalista del Corriere della Sera, ci hanno illustrato un argomento molto importante della vita: l’importanza delle parole. Detto così, può sembrare un tema banale ma, in realtà, è un tema che soprattutto nell’adolescenza, ma anche nelle età a seguire, si può manifestare sotto vari aspetti; possono essere parole di amore, amicizia, oppure parole di insulti, offese, portando a quello che viene definito vero e proprio bullismo. In Italia la situazione da questo punto di vista sembra essere peggiorata, forse anche per il diffondersi di mezzi di comunicazione che si soffermano su un italiano sempre più basico e appare sempre più attuale l’esclamazione: «Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!».

Ma, perché le parole sono importanti?
Sono importanti perché è nelle parole che noi ci definiamo e definiamo gli altri, nel ruolo e in quello che siamo, nei nostri valori e in quello che proviamo. Ed è sempre nelle parole che diciamo agli altri non solo ciò che già siamo, ma ciò che vogliamo essere.
Secondo Marazzani, ognuno di noi, quando parla ma soprattutto quando scrive, viene sempre giudicato; ecco perché, secondo lui, è importante conoscere anche un minimo di latino, importante per scrivere e pensare in maniera più lineare.
Le parole però non hanno solo un lato positivo: esse sono così potenti tanto da causare, a volte, un dolore emotivo molto forte. Come se ci avessero colpito fisicamente, come se una carica diretta ci spezzasse l’anima e ci rompesse il cuore in mille pezzi.
Nonostante ciò, questo loro effetto ha potere solo se provengono da una persona che per noi è importante: il nostro partner, un parente, un amico… È come una rottura dei nostri schemi e del nostro equilibrio e sentiamo un attacco che proviene da un legame per noi molto intimo.
Le parole, quindi, presentano anche degli effetti negativi e tangibili. Discriminare le persone con un certo colore della pelle, con un certo grado di disabilità, con un certo credo religioso o con una certa visione del mondo è qualcosa che non si deve fare, né tantomeno pensare. Ecco perché nell’intervista, Claudio Marazzini dice che le parole sono uno specchio immediato di ciò che accade e che si parla male per ignoranza. Ecco perché credo che prima di parlare bisogna riflettere su ciò che si vuole dire ed essere certi che quelle cose siano reali.